
La mostra esposta presso la delegazione della regione Abruzzo a Bruxelles è di Mara Di Giammatteo
Io intanto ringrazio Mara Di Giammatteo per l’invito, che abbiamo colto subito come FILEF Nuova Emigrazione, perché i temi sono molto vicini alla nostra associazione.
La FILEF è una federazione di associazioni e gruppi che si occupa di migrazioni, sia di italiani all’estero e italodiscendenti, che del fenomeno dell’immigrazione. È stata fondata nel 1967 da un gruppo di intellettuali italiani tra cui Carlo Levi che ne è stato il primo presidente , Ferruccio Parri, Renato Guttuso e molti altri di area laica, liberalsocialista, socialista e comunista.
Organizzazione che arriva ai nostri giorni ancora con una rete di circa 150 organizzazioni associate, anche a livello regionale italiano, e di cui io sono uno dei due coordinatori nazionali.
All’interno della FILEF sono sempre esistiti diversi mezzi di comunicazione, da quotidiani, come Nuovo Paese in Australia, mensili, settimanali, e circa 4 anni fa abbiamo aggiunto alla rete la web radio MIR, nata per dare voce al mondo della migrazione e per discutere di fatti che accadono nel mondo, visti da gli occhi di chi ci abita.
Questa lunga premessa per introdurre e per condividere con i presenti, il format Ma come parli? che è stato nel palinsesto di radio mir nel 2022 e fino alla metà del 2023. Idea e realizzazione di Roberto Laghi che insegna all’università di Montpellier.
In queste 10 puntate, cominciate con l’intervento della linguista Vera Gheno, collaboratrice per 20 anni dell’accademia della crusca, Roberto ha attraversato le trasformazioni della lingua italiana nel percorso migratorio.
Come si sono trasformati i vocaboli, come l’italiano si trasferisce nelle seconde generazioni, soprattutto nelle coppie familiari linguisticamente miste, genitore italiano, genitore britannico, che vivono in Germania o in Giappone, o come anche negli anziani che ritornano al paese di origine, introducendo e sedimentando cambiamenti linguistici, esempio della pubella per indicare i rifiuti, registrato nell’area dell’agrigentino. Questi punti di confusione e di contatto di varie lingue, ha contaminato l’italiano, che traspone le sintassi di altri linguaggi in italiano.
Esplorare come l’italiano cambia quando entra a contatto con altre lingue o persone straniere che vivono in italia. Ingarbugliamenti linguistici, inciampi, raccontate da aneddoti e esperienze personali di italiani che abitano all’estero. Frasi intraducibili in un registro linguistico, che si mischi tra una lingua e l’altra. Roberto Laghi ha esplorato sia il mondo ispanofono, germanico, francese e britannico, fino agli intrecci giapponese, inglese italiano.
Riscoprendo che a seconda della lingua che parliamo , abbiamo una percezione della realtà diversa.
Esempio semplice è la mancanza del tempo futuro in alcuni dialetti italiani, tipo il siciliano. Trovate tutto sul canale youtube Radio MIR , attenzione, non Radio Medjugorje che si occupa di altro.
Questi temi sarebbero molto utili da approfondire, e servono delle risorse, poche ma servono, che potrebbero essere utili per dialogare in maniera “diversa”con le comunità degli italo discendenti, nei loro percorsi di riscoperta del paese dei genitori e dei nonni.
Bruxelles 4 Luglio 2024
RELATED POSTS
View all